Non ero contenta di andare a Verona.
Non ne avevo voglia, la consideravo una situazione stressante e avrei voluto risparmiare il viaggio a Papà e Ciuccetta.
Ovviamente la partenza è stata un delirio, nel nostro stile. Arianna si è addormentata a mezzanotte, io ho lavorato fino alle 4. Poi lei si è svegliata e, mentre la facevo addormentare, sono crollata anch'io. Quando mi son svegliata, pensando di fare ancora due cosette, Papà mi dice "è tardissimo! Dobbiamo uscire tra 10 minuti!!"
Eh?! Cosa?! Come?!
Corsa al treno... e via...
Ma, a volte, accadde che le cose che percepiamo come negative mutino, si trasformino e ci sorprendano...
La notte prima di partire ho scambiato qualche mail con
MammaSorriso e ci siamo accordate per incontrarci.
Il viaggio a Verona ha "cambiato tono". Da viaggio di lavoro è diventato un viaggio di lavoro e di piacere.
Sono felicissima di aver conosciuto MammaSorriso! Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo a disposizione, ma le sono davvero grata per aver trovato il tempo per incontrarci, soprattutto considerando che è stata avvisata all'ultimo e in una giornata in cui aveva un sacco di cose da sbrigare.
Penso che il nome MammaSorriso le si addica davvero: ha un sorriso dolcissimo!
Da quel momento tutto il tempo trascorso a Verona è stato di vacanza...
Abbiamo soggiornato al
B&B Ponte Manin. E' un B&B in zona centrale, vicino a Piazza Bra: molto carino e molto pulito. La signora Caterina è davvero premurosa e gentile.
Noi eravamo nella stanza viola:
Dopo aver incontrato
MammaSorriso siamo andati a cena da
La Fata Zucchina
Un locale semplice, con pochi tavoli, ma con delle cuoche fantastiche! Il sofflé di zucca era eccezionale!!SLURP!!
Sabato mattina abbiamo visitato Castelvecchio , l'Arena -solo all'esterno, la coda per entrare era troppo lunga :o( - Piazza delle Erbe e il Palazzo della Ragione.
Qui abbiamo scoperto il gioco della
Lippa, una sorta di antenato del Baseball...
Non abbiamo seguito tutto il torneo, organizzato dall'
Associazione Giochi Antichi, ma indubbiamente l'iniziativa era un bel modo per far conoscere giochi dimenticati, contestualizzandoli negli ambienti "originali".
E poi, dopo tre ore di treno, siamo tornati a casa, stanchi, ma felici!
NOTA: il post è stato scritto qualche giorno fa ed era programmato.
Parlare di felicità, dati gli eventi che stanno colpendo la regione del Veneto, non mi sembra opportuno.
Il post rimane come "diario" della mia famiglia.
Spero che le persone colpite dai disastri di questi giorni ritrovino presto la serenità.