Knit Web

giovedì 2 dicembre 2010

Pane, Amaranto e carta forno


Questo post è un po' datato. Volevo scriverlo due settimane fa, ma solo ora trovo il tempo.
E' una piccola nota, più che altro per noi, per ricordarci dei pasticci  degli esperimenti culinari che facciamo.
Vado con ordine...
Siamo riusciti a sfornare il nostro primo pane con lievito madre.
La ricetta è quella della mamma della pasta madre -non poteva essere altrimenti ;) - e la trovate qui.
Beh, non abbiamo proprio fatto un filone, ma siamo comunque molto soddisfatti del risultato. Dobbiamo ancora migliorare, ma col tempo...


In casa girava, da qualche mese, un pacco di farina di amaranto. Avevo letto una ricetta di una quiche di farina bianca con zucca e il risultato è stato una torta salata con farina di amaranto, cavolfiore e fagiolini ( non so se si è capito che quando ci cimentiamo in una ricetta non abbiamo mai gli ingredienti richiesti :P)

Per l'impasto:
250 gr di farina di amaranto
farina bianca q.b. ( = sono andata a caso fino ad ottenere una consistenza morbida)
140 ml di acqua
2 cucchiai di olio d'oliva

Ripieno:
Cavoli e fagiolini cotti a vapore
Panna di soia
sale
curcuma

Mescolare acqua, farina e olio, fino ad ottenere un impasto morbido,  stendere la pasta e riempire con i cavoli e i fagioli precedentemente cotti a vapore.
Irrorare con panna di soia, aggiungere sale e, se volete, curcuma, o spezie a vostro piacimento.
Cuocere a 200° per 35 minuti.

Io ho usato una teglia di 31 cm di diametro e, dal ritaglio dei bordi, è avanzata una pallina di pasta.
L'ho avvolta nella pellicola trasparente e conservata in frigo.
Il pomeriggio successivo  ho aggiunto all'impasto altra acqua e farina, dei pezzi di pera e uvetta...E voilà la merenda :D!



Abbiamo recuperato anche i bordi della carta forno.
A volte prendo male le misure delle teglie e la carta forno sporge un po' troppo; dato che mi è anche capitato che prendesse fuoco dentro al forno, in caso di eccesso la "spunto" un po' .
Così abbiamo scoperto che i colori a base d'acqua della Ciuccetta, sulla carta forno, rendono benissimo!!!
Quasi quasi faccio tutte le decorazioni di Natale con gli scarti della carta ...





Noticina a fondo post:
Sto lavorando parecchio e su cose diverse. Cucinare mi rilassa.
Mi dispiace commentare un po' meno gli altri blog, spero di recuperare presto.

martedì 30 novembre 2010

Diritto a sporcarsi...



...A giocare con sabbia, terra, erba, foglie, sassi, rametti...


...Pasta, minestrone, pomodori, mela, acqua e tisane...Aggiungo io.
Sì, perché questo secondo appuntamento sui diritti naturali dei bimbi, lanciato da Piccola Lory, per me è l'occasione per far pubblicità alle lavatrici :P
Vorrei rivendicare il diritto a sporcarsi, a sporcarsi col cibo. Non perché non si debba dare importanza al companatico, ma perché anche il momento del pasto è un'esperienza. 
Un'esperienza sensoriale fortissima per i bimbi, soprattutto quelli che passano dal latte al cibo solido. E far esperienza significa apprendere nuove cose.
'Che cos'è questa roba?
Prima di metterla in bocca vorrei toccarla, tastarla, verificare la compattezza, provare ad utilizzare le manine... e perché non posso provare ad usare da solo il cucchiaino?'
Di solito, a tutte queste silenziose domande, si risponde con un brusco "Faccio io, se no ti sporchi tutto".
E allora?
 Spesso dietro le macchie si nasconde uno sguardo da scienziato, affascinato dai poteri della fisica, o il sorriso soddisfatto di chi si sta rendendo indipendente.
Mi è capitato diverse volte di interrompere la cena per cambiare la Ciuccetta da testa a piedi perché si era versta l'acqua addosso. Mi è capitato e capiterà ancora, ma beve l'acqua nel bicchiere di vetro ( e fino ad oggi non ne ha mai rotto nessuno), prende la tisana in una tazzina da caffè e ci inzuppa i biscotti dentro, come mamma e con mamma.
Immagino che lasciarla sporcare mi venga naturale, dato che a me non era concesso. Venivo ripresa di continuo e il risultato è che ancora oggi, soprattutto se sono vestita elegante, appena mangio mi sporco (es. ad un convegno, vestita col tailleur nero e impataccata ben bene con lo zucchero a velo...uuhhh non devo pensarci).
E poi, in fondo, c'è una fantastica scatola magica che aiuta i grandi a rimediare a questi esperimenti... sì, sì, parlo proprio di quella grande, con un oblò, che incanta tutti i piccini...Chissà forse guardando bene si può vedere tra le magliette e le macchie di sugo un pesce rosso sguizzare fuori ;)!





domenica 28 novembre 2010

Lo scaldacollo e la neve


Venerdì la Ciuccetta ha compiuto 16 mesi.
Mi sarebbe piaciuto tener traccia del  "vocabolario" che costruisce crescendo, ma la verità è che ci sorprendiamo molto più nello scoprire che lei già conosce il significato di moltissime parole, piuttosto che  nel sentirgliele pronunciare. Insomma, non si tratta di tracciare cosa impara lei, ma cosa scoprono di lei mamma e papà.
In questi giorni  si è "aggiunto" un nuovo termine: scaldacollo.
Il termine risuonava per casa già da un po' di tempo, ma qualche giorno fa, questo suono ha trovato un corrispettivo concreto: un piccolo cilindro di lana viola.
Ho terminato il lavoretto del corso di ferri circolari!!!
Ad essere sincera l'ho terminato per la seconda volta. Eh sì, perché la prima volta era troppo largo, la seconda è venuto un po' strettino, però può indossarlo per qualche giorno, in attesa che gliene faccia uno della misura corretta...
E l'emozione di donare qualcosa alla propria cucciola, alla fine dell'autunno, quando scendo i primi piccoli fiocchi di neve, è meravigliosa!
Così oggi abbiamo fatto una piccola passeggiata sotto la neve, comprato un po' di zucca e nocciole al mercatino dei contadini, per poi tornare al calduccio nella nostra casa.
Tanti auguri Cucciolina!

mercoledì 24 novembre 2010

Ozio: il diritto di star bene


Il termine ozio deriva dal latino autium ( verbo aveo) e significa "stare bene".
Mi fa sorridere, o meglio riflettere, il fatto che tra i Diritti naturali di bimbi e bimbe, il primo sia proprio l'ozio.
Se col tempo non avesse assunto una connotazione negativa, se gli affidassimo semplicemente il suo valore reale, vorrei sapere chi negherebbe ai propri figli il diritto di star bene.

Quando la Ciuccetta era piccola si addormentava al seno ed io restavo seduta sulla sedia, con lei in braccio, a guardarla dormire.
Era il nostro "ozio", un tempo tutto nostro, un tempo d'amore, dove lei dormiva serena tra le braccia di mamma, sentendo ancora il profumo del latte.
In quel dolce far nulla  star bene ho visto mia figlia ridere per la prima volta. Aveva tre mesi e mezzo, sognava.
Mi sono chiesta tante volte cosa avesse sognato,  o cosa sogni, dato che ci capita ancora di sentirla ridere nel sonno .

Ripenso ai nostri "ozi", al tempo attaccata al seno, all'insegnamento che sin da subito mi ha dato: "Mamma, rispetta i miei tempi!".
Non si tratta di una richiesta egoistica da parte del cucciolo, semplicemente è un input per  una presa, o meglio una ri-presa di coscienza delle priorità. Lo stare insieme, gli spazi per comunicare, la serenità di una relazione lontana dalla frenesia sono ciò che fanno stare bene mamma e bimbo.
Forse, abituati a ritmi veloci, ad agende piene di impegni, ci dimentichiamo dei veri interessi, delle cose che ci piace fare, delle esperienze di divertimento che realmente fanno crescere. Dimentichiamo l'ozio per star dietro al ne(g)ozio ( ovvero qualcosa che non è piacevole). Col risultato magari, che anche i bimbi si ritrovano a fare 50 attività, ma forse preferirebbero star sdraiati su un tappetto  a canticchiare un motivetto con mamma e papà.
Oziare fa bene, a grandi e bambini, è il nostro diritto di star bene, il nostro diritto di coltivare interessi, passioni, sogni...Il diritto di soffiare sul tempo e trasformare tutto ciò che è pesante in colorate bolle di sapone, il diritto di scrivere un tema senza l'inchiostro, ma con una cartuccia di liquirizia, il diritto di metterci un'ora ad infilare due calzini perché stiamo sperimentando tutti i modi possibili  per coprire i piedi.
In questo momento, in cui mi sto dedicando agli otia litterata, sto bene.
Forse il post è incomprensibile, forse vi chiederete perché parlo di adulti, se i protagonisti dovevano essere i bambini, ma credo che il diritto all'ozio si eserciti attraverso l'esercizio dell'ascolto continuo dei bisogni  dei piccoli individui, e questo comporta anche il saper ascoltare se stessi.

Grazie di cuore a Piccola Lory per aver lanciato questa sfida, occasione di riflessioni e meditazioni...

venerdì 19 novembre 2010

Venerdì del libro: "Roverandom"


Mamma Claudia, i uno dei passati appuntamenti per il Venerdì del Libro, aveva parlato de Le Lettere di babbo Natale.
Tolkien è uno dei miei autori preferiti, non solo per il genere fantasy, ma anche come filologo.
Così oggi, per l'iniziativa promossa da Paola, vi presento un libro "minore" del professore di Oxford. Un libro che forse è meno conosciuto, ma che come tutti i suoi racconti fa volare in alto la fantasia.
Cosa fareste se vostro figlio perdesse il suo giocattolo preferito?
Papà Tolkien consola il piccolo Micheal inventando una storia. In realtà il suo cane non era un giocattolo, bensì un cane vero che si trovava nella condizione di pupazzo  a causa di un incantesimo...Il bimbo non ha smarrito il suo cane, bensì il cane ha iniziato una straordinaria avventura per ritornare al suo stato originario...
Non posso dilungarmi oltre perché anche noi oggi abbiamo un po' di "avventure"...
Buona lettura!


Gli altri Venerdì del Libro:



mercoledì 17 novembre 2010

Chi vuole un PIF??


L'ho letto su Il coltello di Banjas, mi è piaciuto ( soprattutto per i 365 giorni di tempo :P ) e ve lo ripropongo...
Ecco le regole:
1) Le prime 3 persone che lasceranno un commento a questo post riceveranno in premio una delle mie creazioni (entro i prossimi 365 giorni)
2) Ma in cambio dovranno assumersi lo stesso impegno sul loro blog!
3)Quindi per partecipare dovete lasciare un messaggio qui e pubblicare questo stesso testo sul vostro blog.

lunedì 15 novembre 2010

I positivi effetti collaterali della maternità #1: La maglia -dal cappello allo scaldacollo (e viceversa spero...)



La maternità mi ha cambiato. In meglio,  almeno secondo il mio punto di vista.
Diventare mamma ha avuto degli effetti collaterali: tutti positivi e tutti creativi.
Di punto in bianco mi è tornata nostalgia del punto croce, mi incuriosisce l'uncinetto, mi chiedo perché a scuola non si studi geometria insieme ad un bel corso di taglio e cucito...Insomma è venuto fuori un lato di me che era dormiente, ma che mi piace, mi piace un sacco!
Dato che gli interessi sono come la pasta madre ( più li rinfreschi e più lievitano), ho deciso di dividerli in piccoli "capitoli" in modo da riuscire a tenerne traccia in questo diario virtuale.
Partiamo dal lavoro a maglia...
Quando è nata la Ciuccetta un'amica mi ha regalato delle scarpine di lana fatta ai ferri.
Le ho usate tantissimo e, quando bimba e piedi son cresciuti, ho pensato di provare a farle io.
Così ho incominciato a lavoricchiare a maglia, a navigare sulla rete in cerca di modelli  e ...
E bam! Colpo di fulmine per questo cappello:

Ma come si fa a resistere ad un cappello così?
Mi faccio un regalo, acquisto il libro, e scopro che vorrei fare calzini, gilet, coperte...
Unico problema: ma come si usano i ferri circolari???
E se per colpa della rete mi ritrovo a sognare di sferruzzare, sferruzzare, sferruzzare, grazie alla rete concretizzo il sogno...
Tramite internet vengo a conoscenza di Cuore di maglia, poi "scopro" Emma...
Emma è una persona straordinaria;  se vi state avvicinando dubbiosi al mondo mondo della maglia, dopo cinque minuti con lei ne sarete entusiasti.
Sentirla raccontare di come ognuno sviluppi una propria tecnica, di quante cose si posso realizzare, di quanta passione ci sia in ogni progetto mi incanta.
E così ieri, emozionata coma una bambina, sono andata a scoprire "i ferri circolari e la tecnica continental".
Due ore volate via  in un attimo, un gomitolo di lana viola per concretizzare questa esperienza ed uno scaldacollo come primo passo per arrivare a realizzare il "famoso" cappello...Ecco la mia domenica.
Se posterò poco sapete il perché...Sono impegnata a knittare...

Ah...la prima foto è tratta da qui e  Attenzione:la lana da DIPENDENZA  ;)!
Laniste quasi Anomine...Cercate su FB!


venerdì 12 novembre 2010

Venerdì del libro: "Babbo Natale giustiziato"


Uno dei miei libri preferiti.
Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo. Non si tratta di una critica verso il Natale, bensì di un meraviglioso saggio di etnologia di Claude Lévi-Strauss, edito da Sellerio.
Il libro è composto da 79 pagine. Le prime 49 sono di prefazione al testo. Poi inizia un'analisi sui riti legati al Natale, che scivola leggera, come un bellissimo racconto...
"Babbo Natale giustiziato" è il titolo che comparve, su molti giornali francesi, alla vigilia del Natale del 1951.
Sul sagrato della Cattedrale della città di Digione, il clero impiccò e bruciò un fantoccio di Babbo Natale.
La notizia fece scalpore, la città si divise in due, e la sera stessa il Sindaco fece "resuscitare" Babbo Natale.
"Il tono della maggior parte degli articoli è quello di una sensibilità piena di tatto: è così carino credere a Babbo Natale, non fa male a nessuno, i bambini ne traggono grandi soddisfazioni, ecc... Di fatto, si sfugge alla questione invece che rispondervi, perché non si tratta di giustificare le ragioni per le quali Babbo Natale piace ai bambini, ma piuttosto quelle che hanno spinto gli adulti a inventarlo[...]
Il Natale è essenzialmente una festa moderna e questo malgrado la molteplicità dei suoi caratteri arcaicizzanti.[...]Ma la versione moderna non inventa nulla: si limita a ricomporre disordinatamente un'antica celebrazione la cui importanza non è mai stata completamente dimenticata.[...]
Babbo Natale è dunque, anzitutto, l'espressione di un codice differenziale che distingue i bambini dagli adolescenti e dagli adulti. A questo riguardo, egli si collega ad un vasto insieme di credenze e pratiche che gli etnologi hanno studiato  nella maggior parte delle società, vale a dire i riti di passaggio e di iniziazione".


Se vi interessa sapere come mai facciamo l'albero di Natele, da quando c'è l'usanza di impacchettare i regali, quali sono e come si sono modificati i "riti della famiglia", in questo brevissimo saggio troverete delle risposte "ai caratteri apparentemente contradditori dei riti di Natale".

Un grazie a Paola per aver lanciato questa bellissima iniziativa!

Buona lettura!

Gli altri Venerdì del Libro:







domenica 7 novembre 2010

La settimana del Baratto


Da qualche giorno sto cercando, in lungo e in largo, un posto dove fare la raccolta delle olive.
Mi piacerebbe portare la Ciuccetta, credo che si divertirebbe molto...
So che esistono posti dove puoi raccogliere le olive e poi compri quello che hai raccolto, pagando ovviamente un prezzo inferiore.
Dato che la Ciuccetta non ama i viaggi in auto stavo cercando qualcosa in Piemonte ( che non è prorpio una regione famosa per gli ulivi...) o al massimo in Liguria, ma comunque un luogo da raggiungere in giornata, senza dover passare la notte fuori.
La mia ricerca non si è ancora conclusa, però mi sono imbattuta in questa splendida iniziativa!!!
Se avete bisogno di staccare un po' la spina e non volete spendere è quello che fa per voi: molti B&B di tutta Italia hanno stilato una lista dei desideri e in cambio vi offrono ospitalità per una notte...In Toscana potete raccogliere le olive e barattarle con un pernottamento in un B&B!
Allora...Cosa avete da barattare?

giovedì 4 novembre 2010

Verona: andata e ritorno

Non ero contenta di andare a Verona.
Non ne avevo voglia, la consideravo una situazione stressante e avrei voluto risparmiare il viaggio a Papà e Ciuccetta.
Ovviamente la partenza è stata un delirio, nel nostro stile. Arianna si è addormentata a mezzanotte, io ho lavorato fino alle 4. Poi lei si è svegliata e, mentre la facevo addormentare, sono crollata anch'io. Quando mi son svegliata, pensando di fare ancora due cosette, Papà mi dice "è tardissimo! Dobbiamo uscire tra 10 minuti!!"
Eh?! Cosa?! Come?!
Corsa al treno... e via...
Ma, a volte, accadde che le cose che percepiamo come negative mutino, si trasformino e ci sorprendano...
La notte prima di partire ho scambiato qualche mail con MammaSorriso e ci siamo accordate per incontrarci.
Il viaggio a Verona ha "cambiato tono". Da viaggio di lavoro è diventato un viaggio di lavoro e di piacere.
Sono felicissima di aver conosciuto MammaSorriso! Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo a disposizione, ma le sono davvero grata per aver trovato il tempo per incontrarci, soprattutto considerando che è stata avvisata all'ultimo e in una giornata in cui aveva un sacco di cose da sbrigare.
Penso che il nome MammaSorriso le si addica davvero: ha un sorriso dolcissimo!
Da quel momento tutto il tempo trascorso a Verona è stato di vacanza...
Abbiamo soggiornato al B&B Ponte Manin. E' un B&B in zona centrale, vicino a Piazza Bra: molto carino e molto pulito. La signora Caterina è davvero premurosa  e gentile.
Noi eravamo nella stanza viola:

Dopo aver incontrato MammaSorriso siamo andati a cena da La Fata Zucchina

Un locale semplice, con pochi tavoli, ma con delle cuoche fantastiche! Il sofflé di zucca era eccezionale!!SLURP!!
Sabato mattina abbiamo visitato Castelvecchio , l'Arena -solo all'esterno, la coda per entrare era troppo lunga :o( -  Piazza delle Erbe e il Palazzo della Ragione.


Qui abbiamo scoperto il gioco della Lippa, una sorta di antenato del Baseball...
Non abbiamo seguito tutto il torneo, organizzato dall'Associazione Giochi Antichi, ma indubbiamente l'iniziativa era un bel modo per far conoscere giochi dimenticati, contestualizzandoli negli ambienti "originali".
E poi, dopo tre ore di treno, siamo tornati a casa, stanchi, ma felici!

NOTA: il post è stato scritto qualche giorno fa ed era programmato.
Parlare di felicità, dati gli eventi che stanno colpendo la regione del Veneto, non mi sembra opportuno.
Il post rimane come "diario" della mia famiglia.
Spero che le persone colpite dai disastri di questi giorni ritrovino presto la serenità.





lunedì 25 ottobre 2010

Polpette di "pasticcio" di miglio & co.

Domenica mattina in casa, con la voglia di portarsi un po' avanti coi lavori, di riorganizzare la cucina e "mettere via" un po' di cose.
Ho fatto il pangrattato...
Precotto la farina di mais, in modo da dimezzare i tempi per quando la utilizzeremo per fare la polenta...

Poi mi son lanciata anche sul miglio e sui piselli secchi... E qui l'idillio è finito.
Invece di mettere 250 gr di miglio, ho messo in pentola tutto il pacchetto e l'ho lasciato un po' troppo sul fuoco.
Ai piselli è andata ancora peggio: sono stati cotti, poi ho spento il gas, poi hanno ripreso la cottura, poi ho rispento il gas, poi li ho rimessi sul fuoco e ... me li son dimenticati!
Alla fine non sembravano più piselli, ma un enorme pappone verde; inutile spacciarli per passato di piselli perché troppo denso. Se la Ciuccetta fosse più grande, forse, avrei potuto presentarlo come il piatto preferito di Shrek, ma non è così.
Quindi mi sono ritrovata con 1/2 Kg di miglio e un pasticcio di piselli... = polpette!!!

Dubito che vi troverete nella mia stessa situazione, ma se vi dovesse capitare o voleste provare a far delle polpette di miglio ( anche con dosi più piccole) ecco qui la "ricetta salva pappa":
Miglio cotto /scotto
2 mestoli di pappone di piselli o più semplicemente piselli
mais precotto ( date le dosi abbondanti io ho usato un barattolo)
uvetta ( già che c'ero...andava finita...)
pangrattato ( 2 cucchiai + quello x panatura)
sale
zenzero in polvere ( 2 cucchiaini)
olio d'oliva

Mescolare tutti gli ingredienti, formare delle palline, girarle nel pangrattato ed informare x 20 minuti a 170/180°.
Il pangrattato non si è colorato molto, ma non ho acceso il grill x paura di bruciare il tutto ( coi pasticci avevo già dato...).
La giornata pasticciona si è conclusa con una bella sorpresa: facendo una passeggiata abbiamo scoperto che la quarta domenica di ogni mese, in Piazza Benefica, c'è il mercatino dei coltivatori diretti, dove si possono acquistare frutta, verdura, birra, miele e vedere le api :o) !
L'iniziativa, purtroppo, non è stata segnalata in alcun modo e quindi faccio un un po' di tam-tam...

domenica 24 ottobre 2010

Happy...

Grazie a MammaSorriso ho ricevuto questo premio dolcissimo... ( i cupcakes del logo sono bellissimi!).
E' una simpatica occasione per conoscere un po' di più le altre bloggers.
Ecco 10 cose su di me:
1)Vivo con l'Amore della mia vita, anzi ora sono gli Amori della mia vita
2)Sono disordinata. Un'incallita disordinata senza speranze di guarire, ma mi sono sempre consolata ( o giustificata) con una frase di Claudel :"L'ordine è il piacere della ragione, ma il disordine è la delizia dell'immaginazione"
3)Mi piace la filologia; credo che sia un angolo interessante da cui scrutare il mondo.
4)Una bella cena: caldarroste e vino rosso!
5)Sto imparando a cucire. Faccio e disfo, faccio e disfo, ma prima o poi smetterò di disfare ;o)
6)Mi  piace la fotografia, ma da quando sono mamma uso la compatta. A volte mi manca la Diana.
7)Mi fanno paura i thriller e i film dell'orrore
8)Pensavo di essere un animale da città e invece ora sogno la campagna
9)Vorrei ricominciare a fare pilates.
10)Resto incantata del mondo del web. Anche se virtuale mi ha dato la possibilità di conoscere, anche dal vero, persone stupende.

Ed ecco le 10 blogger che nomino:
1) Mammapermamma
2) Mammabucolica
3)Apprendista mamma
4)Bryce' House
5)Homemademamma
6)CaraLilli
7)Arty mom
8)Mamma Michi
9)Stelladisale
10)Mamma di fretta

venerdì 22 ottobre 2010

Staffetta dell'amicizia


Questa settimana, grazie a Maris di Cara Lilli, sono stata invitata a partecipare alla Staffetta dell'Amicizia!
Wow...la mia prima staffetta!!!
Ecco le regole:
1) pubblicare il logo della staffetta
2) postare le 8 domande di seguito riportate:
1- quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?
2- quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
3-quali erano i vostri giochi preferiti?
4-qual'è stato il più bel vostro compleanno e perchè?
5-quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
6-quale è stata la vostra prima passione sportiva e non?
7-quale è stato il vostro primo idolo musicale?
8- qual'è stata la cosa più bella chiesta(ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia?

3) rispondere alle domande
4) Invitare altre 14 blogger


Ecco...inizia la mia staffetta...
1 - la contadina o la ballerina
2- i Puffi
3- i cani di peluche e i braccialetti di filo
4- quello dei miei 30 anni perché ho scoperto e annunciato che aspettavo un bebé!
5-andare a visitare il Canada, imparare a suonare l'arpa, fare un corso di disegno
6- i pattini a rotelle ( beh non sono una grande sportiva...)
7-Antonello Venditti
8-Mmm... ho espresso un desiderio per questo Natale, non ve lo dico perché se no non si avverà, ma vi farò sapere se verrà esaudito ;o)

Ed ecco le blogger a cui passo il testimone:
Apprendista MammaMamma BucolicaPatrizia,MammaUffaMamma SorrisoPiccola LoryManuMelieJole sul prato,Stefania,CobrizioMammaNaturaPotatoes mumDonatella.

Ancora grazie a Maris per avermi inviato :o)!

Venerdì del libro:"Zuppa di zucca" e il libro di Halloween di Manumanie-kids

Quest'anno, il mese di Ottobre, è stato piuttosto caotico.
Molti impegni, diversi imprevisti e parecchio lavoro. Il tour de force si concluderà il 29 Ottobre, quando dovrò andare a Verona per lavoro e porterò con me tutta la famiglia.
In tutto questo, più che pensare alle zucche di Halloween, mi sono concentrata sulle zucche da mangiare (la zucca a vapore ci ha salvato diverse cene!).
E così il primo libro che vi presento oggi, aderendo all'iniziativa di Paola, è Zuppa di Zucca.
Una storia semplice sull'amicizia tra un gatto, uno scoiattolo ed una papera.
I tre amici vivono insieme, ognuno ha un compito preciso,ed insieme preparano un'ottima zuppa di zucca. Tutto sembra in sintonia, fino a quando Papera non esprime il desiderio di cambiare ruolo e mescoalre lei la zuppa al posto dello scoiattolo.
Dal mio punto di vista, oltre ad essere un racconto sull'amicizia, è anche una piccola occasione per riflettere su quanto lasciamo o meno sperimentare i nostri bimbi.
La papera non può girare la zuppa perché troppo piccola. Quando alla fine riesce a mettersi alla prova, fa  un po' di pasticci, ma la zuppa è ottima, forse la migliore che abbiano mai mangiato...


Per Halloween ci saremmo accontentati di una zuppa di zucca, ma quando l'altro giorno ho visto il post di Manu ( mamma Super creativa che gestisce Manumanie-kids eManu-manie) sono andata in fibrillazione!
Il web è ricco di spunti e per Halloween ci sono tantissime cose da realizzare, ma quella di Manu mi è  sembrata proprio adatta a noi!
Un libro costituito da tavole...
"Dietro ad ogni tavola ho attaccato un pezzo di storia...
e si dovrebbe leggere in questo modo:
il narratore sfila man mano le tavole e legge la storia....
contemporaneamente i bambini seduti davanti
ascoltano e guardano le figure..."
Trovo fantastica la possibilità di avere il testo da una parte e le figure dall'altra!
Manu ha messo gentilmente a disposizione il "kit" composto da storia e disegni, così anche le mamme pasticcione come me possono creare il libro :DDD!!!
Dato che la Ciuccetta è molto attratta dagli "Accarezzalibri", pensavo di realizzare il libro con stoffe scure di diverse fatture, in maniera che il lato illustrato sia anche una scoperta tattile oltre che visiva.
Beh, che ci fate ancora qui? Correte a vedere le foto del libro di Manu-manie kids ;o)!

martedì 19 ottobre 2010

Il rosa? Fa parte dell'arcobaleno LEM!


Quando è successa la storia del cavolo mi sono spaventata.
Ho passato dieci giorni con la paura, alternando pensieri positivi al pessimismo cosmico.
Ancora oggi, se ci penso, mi corre un brivido lungo la schiena.
Ma io sono stata fortunata: non c'era nulla.
Chi mi ha seguito durante gli esami, oltre a restituirmi giornate colorate, mi ha inviatato a riflettere sulla mia storia familiare e, soprattutto, mi ha suggerito di analizzare lo stile di vita e gli alimenti che portavo sulla tavola.
Studi recenti dimostrano come la prevenzione primaria della malattie risieda nello stile di vita che è correlato alla "sindrome metabolica" ( tratto dalle Note Scientifiche del progetto LEM).
Quando è successo tutto questo il LEM stava inaugurando i suoi locali.
Considero il Laboratorio Energie Mentali un piccolo arcobaleno che protegge anche il nastro rosa.
La fondatrice, Mapi, si occupa di tumori alla mammella e con questo progetto ha voluto "dare spazio" alla collaborazione tra diversi studiosi per creare l'approdo ideale per quelli che come noi credono che uno stile di vita sano che non è rinuncia ma libertà della mente e del corpo.


 Dal 4 al 7 Novembre, per la festa di San Martino a Viù, sarà presente lo stand informativo "Porte aperte al LEM".

Buon mese in rosa!










venerdì 15 ottobre 2010

Venerdì del Libro: " L'inventore della luce"


Ogni volta che accendiamo la luce è grazie a lui...
 "New York, 1943. Un uomo, ormai anziano, vive al New Yorker Hotel , uno dei più grandi e lussuosi della Grande Mela. La giovane cameriera Louisa non resiste alla tentazione di curiosare nella camera misteriosa dove il vecchio non fa entrare nessuno tranne i suoi amati piccioni… È l’inizio di una straordinaria amicizia, che coincide con una serie di eventi destinati a sconvolgere la vita di Louisa: da dove arriva il misterioso e affascinante Arthur, che sembra sapere tutto di lei, anche se è certa di non averlo mai incontrato? Che fine ha fatto suo padre, che si è messo in testa di poter viaggiare nel tempo con l’aiuto di un suo buffo amico inventore? E soprattutto, qual è l’ultima, geniale invenzione di Tesla, che secondo il vecchio scienziato dovrebbe cambiare per sempre il destino dell’umanità?"

L'inventore della luce è un libro magico, una storia per riscoprire un'altra storia, quella di Nikola Tesla, l'inventore della corrente alternata.
Per me è stata un'occasione per avvivcinarmi ad un mondo sconosciuto (quello delle formule) ed incontrare un personaggio che a lungo è rimasto nell'ombra, in bilico tra l'etichetta di "genio" e quella di "pazzo".
Gli altri Venerdì del libro:








mercoledì 13 ottobre 2010

Vincitore del giveaway "Girotondo intorno al mondo /International Baywearing Week"

Ed ecco il risultato dell'estrazione con Random.org:

Non so quanto le immagini siano leggibili...
E' uscito il numero 6, la vincitrice è Anna!!!
Aspetto il tuo indirizzo, mi puoi contattare su coccoledirugiada[at]gmail[dot]com.


Grazie mille a tutti per aver aderito!
Io ho allungato la lista di blog da seguire ;o)


Buona serata!

martedì 12 ottobre 2010

The Rebozo Way Project


Portare i piccoli è naturale.
Spesso però questa pratica appare, agli occhi dei più, una novità o una stranezza e diventa necessario spiegare l'importanza di questa scelta.
Io mi ritengo fortunata perché non ho dovuto ripetere lo spiegone a tutti i parenti. Per i nonni e gli zii questa "usanza messicana" era nota, tant'è che quando la zia B. ci ha viste fasciate ha esclamato : "Io ho dei Rebozos, ne vuoi uno?".
Il Rebozo è uno scialle messicano, di diverse forme e fatture, che termina con delle frange e spesso viene utilizzato per portare i bimbi.
Così tra fasce e mei tai è arrivato uno scialle lungo 3m, color panna, con ricami tono su tono e tante frange che hanno fatto impazzire i gatti.
Quello che, ai miei occhi, lo rende particolare è proprio il fatto di essere un'indumento e non solo un accessorio per portare. E' lo scialle per andare alle feste, lo scialle per andare in Chiesa, quello con cui ci si scalda, quello nel quale si mette il raccolto, quello che si utilizza per "farsi belle". E, ad un certo punto della vita, diventa anche la culla dei bimbi.

A proposito di rebozo, vi segnalo The Rebozo Way Project, un portale che ha come scopo quello di mantenere viva questa tradizione e, al contempo, diffonde i concetti di attachment parenting e  co-spleeping.

Grazie al consenso di Barbara Wishingrad e a Guadalupe Trueba, nei prossimi giorni vi presenterò la traduzione di un articolo di Gadalupe Medidas para el parto con el rebozoovvero come una fascia possa essere d'aiuto anche durante il travaglio.

venerdì 8 ottobre 2010

Venerdì del libro: "Naranja dulce, limón partido"

Ecco un altro libro con una storia speciale...
Naraja dulce, limon partido è un'antologia di canzoni, indovinelli e filastrocche che appartengono alla cultura messicana.
Il libro, edito nel 1979, in occasione del Año Internacional del Niño,  vuol essere un documento folklorico che raccoglie differenti materiali della tradizione orale messicana.
Questo libro fu donato a  Papà, quando, ancora bambino, si apprestava a far ritorno in Italia , con l'augurio di conservare nel cuore per sempre il Messico e i suoi amici che gli vogliono bene.
Negli anni l'audiocassetta è andate persa, ma il potere dell'oralità ha fatto si che anche la Ciuccetta potesse conoscere queste canzoni.
Di tutto il repertorio, l'unica canzone che anch'io conosco musicalmente è la versione messicana di "Un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela..."
Un elefante se balanceaba
sobre la tela de una araña,
como veía que resistía
fue a llmar a otro elefante.
Dos elefantes se balanceaban
sobre la tela de una araña
como veían que resistía
fueron a llamar a otro elefante.
Tres elefantes...


Ancora una volta ringrazio Paola per aver lanciato quest'iniziativa e riporto l'elenco degli altri blog che aderiscono ( se ne scordo qualcuno per favore segnalatemelo!)





Gli altri Venerdì del libro:




giovedì 7 ottobre 2010

Chairless...


Forse il bisogno di "essere contenuti" è un'esigenza anche degli adulti...
Guardate questa fascia .... ;o)




giovedì 30 settembre 2010

Giveaway per "International Babywearing week"!

Sarà che ci ho preso gusto, sarà che mi appassiono alle iniziative e mi piace " fare qualcosa", sarà che lo trovo un modo carino per far circolare i libri, sarà che anche questo tema mi sta a cuore...
Insomma, nonstante si sia appena concluso il giveaway ospitato da Mammafelice per la Settimana Mondiale per l'Allattamneto Materno, ho deciso di lanciare un nuovo giveaway per la Settimana mondiale del Babywearing.
Ero indecisa tra due testi, editi entrambi dal Leone Verde: Portare i piccoli di Esther Weber e Girotondo intorno al mondo. Alla fine ho scelto  Girotondo intorno al mondo perché è l'unico libro italiano per bambini che tratta il tema del Portare.
Il manuale della Weber è interessante, ma nodi e fonti sul "perché portare" sono facilmente reperibili sulla rete.
Il libro di Elena Balsamo e Maria Francesca Agnelli invece è poco diffuso ( per ora) e può essere un'occasione per parlare a tutti i bimbi di questa pratica, faccendo un piccolo viaggio attorno al mondo accompagnati da una filastrocca.

Come partecipare:

- Lasciate un commento a questo post entro la mezzanotte del 12 Ottobre.
- Condividete questo post o il bannerino su FB, sul vostro blog, o semplicemente ditelo agli amici ;)
     Codice per il banner:
<a href="http://coccoledirugiada.blogspot.com/2010/09/giveaway-per-international-babywearing.html"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHnd9OqX3aRIZDbGfBZrezRnVEOZxlcZEkkwtgCyvP5jZKy_Qm96nFNTpmpC_YjZX538zS2GhgNg1VmQlK9BFGixbwseMbMWY6G4LX1J_cRYiNx6aVGZDhdFh28ezUIzag64BmhlmRzQ-J/s320/giveaway.jpg" /></a>

- Se vi va, diventate sostenitori del blog tramite Google Friends Connect o FB.

Un grazie da parte mia a Equazioni per avermi fatto conoscere l'iniziativa della BWI.

Vi segnalo, inoltre, che a Torino il negozio TLALOC  effettuerà sconti su fasce e mei-tai per tutta la settimana!

TLALOC, Via Palazzo di Città 24/E
10122 Torino
Tel. 011 433.88.17

venerdì 24 settembre 2010

Venerdì del libro: "Fiabe lunghe un sorriso"


Questa settimana è volata.
Tra il raffreddorre della Ciuccetta, un gatto malaticcio e un pezzo di bagno da rifare avevo l'impressione che non ci fosse tempo per nulla. Poi questi ultimi due giorni ci hanno regalato dei piccoli momenti meravigliosi.
Sono venuti a trovarci P. e la sua mamma. E questo Venerdì del Libro, lanciato da Paola, è dedicato a loro.

Fiabe lunghe un sorrsio è una collana di racconti di Rodari che appartengono alla sua prima produzione. Credo che Rodari non abbia bisogno di presentazioni, ma vi propongo questo libro perché, oltre ad essere molto carino, per noi ha un particolare valore affettivo.

Ho conosciuto la mamma di P. durante il corso pre-parto. Dopo la nascita dei nostri bimbi abbiamo continuato a frequentarci e così, tra passeggiate, pranzi, merende e chiaccherate abbiamo superato lo scorso inverno.
All'inizio dell'estate P. e la sua famiglia si sono traferiti in un'altra città, ma prima di partire ci hanno regalato questo libro. Un libro uguale al loro, perché, in qualche modo, il legame dei bimbi restasse nei racconti letti da mamma e papà. Racconti brevi, che regalano un sorriso, per ricordarci i brevi ma bellissimi momenti trascorsi insieme.
A P., alla sua mamma e al suo papà va il nostro grazie per tutti i sorrisi :)

Gli altri Venerdì del libro:




venerdì 17 settembre 2010

Venerdì del Libro: Natale Bianco, Natale Nero


"Moussa non è di qui. Però riesce a inventare per i suoi nipoti un Natale straordinario, bianco, nero di tanti altri colori."

Manca ancora un po' di tempo prima dell'arrivo del Natale, ma dato che ho sto già lavorando ai regali, per l'iniziativa di Homemademamma, oggi vi propongo questo testo.
Un altro libro illustrato da Tom Schamp, un testo diverso dalle classiche storie di Natale, un racconto dove il fai da te e il riciclaggio vincono sui doni comprati. Uno spunto per riflettere e rivedere le nostre abitudini.
Ecco perché mi piace questo libro.
Ed ecco il libro al quale mi sto ispirando per i regali di quest'anno: More Last-Minute knitted gifts



Non lo inserisco tra i titoli perché è un manuale, non è un libro "da leggere", ma le foto sono da vedere :)!

Gli altri Venerdì del libro:

domenica 12 settembre 2010

Kalimba



"Non sarebbe la musica una lingua perduta, della quale abbiamo dimenticato il senso, e serbato soltanto l'armonia? "                                     Massimo D'Azeglio

Amo la musica.
Amo questo linguaggio anche se ne conosco appena la grammatica e spesso ne modifico l'armonia.
Non ho mai avuto l'occasione di studiare uno strumento e non impazzivo per le lezioni di musica della scuola obbligatoria, ma penso sempre che prima o poi inizierò a suonare.
Durante la gravidanza avevo iniziato a cercare degli strumenti "facili da suonare" per poterli utilizzare sia come canale di comunicazione con la pancia, sia durante il travaglio.
La musica infatti, al contrario della parola, è in grado di mettere a tacere il lato razionale. La musicoterapia in gravidanza ha lo scopo di aiutare la donna a tirar fuori le sue paure senza utilizzare la parola, associandole a dei suoni e poi, prendendo confidenza con essi, a superarle.
Ho scoperto così che esistono strumenti meravigliosi che producono dolci armonie senza bisogno di ore, mesi, anni di studio; la kalimba è uno di questi.
La Kalimba o Thumb Piano è uno strumento di origine africana, che appartiene alla famiglia delle percussioni
Ne esistono tantissimi tipi, più o meno economici, con poche o molte lamelle e con casse differenti.
Noi ne abbiamo scelta una con la cassa in legno e con lamelle in metallo. Abbiamo scelto secondo il nostro gusto: ne abbiamo provate diverse per scegliere quella che emetteva i suoni più caldi.
Facendo una leggera pressione sulle lamelle si compongono le note e ognuno può creare le proprie melodie, seguendo l'ispirazione del momento.
Ovviamente, essendo, a tutti gli effetti uno strumento musicale, si può decidere studiare le scale e le tecniche (qui), ma posso assicurarvi che già da subito sarete soddisfatti di voi stessi.
Io l'avevo messa persino nella borsa per l'ospedale e adesso la utilizziamo come rituale della sera: prima di andare a dormire suoniamo tutti un po' a turno.
Qui  ne trovate una versione on line, se volete sperimentare anche coi vostri bimbi. Buon divertimento!